Chi sono
Sono Aemi Bonifetto, un “entronauta”, una di quelle persone che hanno intrapreso un viaggio all’interno di se stesso per trovare il senso della propria vita.
Ho fatto cose diverse, nel corso degli anni: ho lavorato a lungo nel mondo del commercio, ho sviluppato una qualifica di counselor nella rieducazione dei procedimenti mentali, ho intrapreso un lungo e impervio tirocinio spirituale, denso di meraviglie.
In senso analogico ho lavorato con la “terra del mondo”, arando, seminando e raccogliendo frutti, ma ho sempre, fin dall’adolescenza, guardato il “cielo”. Non sempre è stato facile, ma è stato fondamentale per orientare la mia vita.
Nel mio rapporto con la terra, la mia passione è mettere in relazione elementi diversi ma consonanti: persone con persone, persone con concetti, persone con oggetti, per cui si potrebbe dire che, se fossi un organo del corpo, sarei una sinapsi.
Al cielo guardo con anelito e rispetto, consapevole che esso è lontano e vicino al tempo stesso, poiché in fondo lo inaliamo a ogni respiro.
Sono nato a Torino nel 1953, oggi vivo gioiosamente nei dintorni di Lucca, immerso nel silenzio e nell’armonia della natura.
Come potete vedere sono abbastanza anziano e mi sovviene spesso una battuta di Marcello Marchesi, «l’importante è che la morte ci colga vivi».
Sto facendo del mio meglio. E approfitto della luce del crepuscolo, che rende così nitidi e accesi i colori, per mettere in mostra serenamente le mie foglie mature, infuocate dai colori dell’autunno.